Ludofficina in azione al Quintet – Racconto di momenti sul “campo di battaglia” indoor dal carattere ricreativo e disinteressato

Ludofficina in azione al Quintet
racconto di momenti sul “campo di battaglia” indoor dal carattere ricreativo e disinteressato

Con la presente si introduce un po’ di storia dell’associazione dal punto di vista dei “grandi giocattoli” in nostro possesso e della prima attività al Quintet parte integrante del progetto “Ricostruire la comunità”, che avrà termine entro l’inizio di settembre 2022, progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, con il contributo della Regione Emilia Romagna, e il patrocinio degli Assessorati politiche sociali dei Comuni di Cervia, Ravenna, Russi, ed il supporto tecnico di Comunità Romagna, l’attuazione pratica di Arci provinciale di Ravenna, il Circolo Quintet e noi, Ass. Lucertola Ludens APS.

Ieri pomeriggio abbiamo finalmente reso operativa la nuova possibilità di sviluppo dell’Associazione presso il Quintet. Si è tenuta una prima animazione che ha fatto il prevalente uso di vari grandi giocattoli in legno in dotazione alla nostra scanzonata armata. Uno strumentario realizzato a più riprese da qualche anno a questa parte, in svariate occasioni di progetto (un po’ alla Casa circondariale, in centri educativi, un po’ per iniziative del Comune, come gli Stati generali dell’infanzia, anche in occasione della Festa medioevale alla Rocca Brancaleone…). “Giocattoloni” che in realtà sono stati veramente poco utilizzati (ricordo la “Festa di strada in” via Ravegnana sotto la pioggia insistente con l’Ass. Centro storico; e prima ancora a “Ceniamo il mondo”, dei giardini Speyer organizzata da Cittattiva; poi una volta in piazza Kennedy, appena rifatta e liberata dalle auto; o in strada come quella volta della Festa di Marinando a Marina di Ravenna.).

Tramite supporto di Paola Vannelli (presidente del Comitato cittadino di Ponte nuovo), e la mediazione di Daniela Cappelli dell’Arci, si è dato appuntamento al Quintet ad un gruppetto di famiglie del luogo.

Con nostra sorpresa, in quell’oretta di attività si sono visti arrivare alla spicciolata, una buona quindicina di bambini e bambine più i loro genitori e qualche nonna.

L’occasione per avviare il contatto con le famiglie era la distribuzione di alcuni kit (Equilibristi e Trottole frullino – entrambi preparati nei materiali componenti da Renzo e poi completati in casa Fornaciari) del rinnovato progetto Toyboxes, e nel contempo fare vedere il luogo e soprattutto lasciare una buona impressione attraverso il gioco libero con i grandi giocattoli, nella prospettiva di nuovi appuntamenti.

Differentemente dall’iniziale tentativo fatto a dicembre 2021, questa volta è andato tutto oltre le aspettative. Infatti, la sessione leggera di gioco con i giocattoli in legno è stata molto apprezzata (con un vivo coinvolgimento centrato sulla motivazione interna a giocare le vari “sfide ludiche” con se stessi e con gli altri, un po’ competendo e un po’ collaborando): quali il gioco “Barriere”, i “Labirinti di cartone” e i due “percorsi con le trappole in legno”; il gioco di abilità in verticale di “Brughiera”; un “tappeto volante” per giocare con rondelle di legno da lanciare il più vicino possibile alla linea fatta di tronchetti di legno; e un altro piccolo spazio dedicato al gioco con le costruzioni di legno (soprattutto funzionale ai partecipanti più piccoli), che mi sembra sia stato anche bene apprezzato dai genitori.

Tutto è avvenuto anche in presenza di un gruppetto di giocatori da tavolo, che anche sono stati incuriositi dalle nostre attività, dal vedere la sala così piena di un altro genere di giocatori, altrettanto e seriamente interessati al lavoro del gioco.

Uno di loro aveva anche un’amicizia in comune con un babbo, il quale doveva solo ritirare i kit delle Toyboxes ma che poi si è fermato a giocare, ed ha coinvolto l’amico ritrovato al tavolo dei giochi di società. Queste osservazioni hanno sciolto il timore che, in questa prima iniziativa e portando un caos con cornice animata, si venisse percepiti come “invasori” di un terreno di gioco che per tanti anni è stato solo dagli “Indigeni dei Tavolieri”. Ma poi si è avuta una conferma in più che, le scelte del Consiglio direttivo del circolo Quintet, sono nella direzione di facilitare l’eterogeneità; e nel pomeriggio di ieri questo è successo alla grande, si può dire efficacemente nella prospettiva di aggiungere un luogo in più alla cittadina, che nelle sue caratteristiche vorrebbe divenire sempre più anche “a misura di minorenni di età, e per tutti”.

Lode lode a Monica e Veronica che si sono cimentate nel disporre ed animare l’oretta di attività, divenendo autonomamente abili a gestire questo tipo di “armamentario ludico” per la pace, di solito usato per la “gioiosa guerriglia urbana”, in strada e piazza – ma che ho visto essere utilizzato anche in feste di matrimoni e di compleanno; con Viviana, lo si è anche portato ad una festa dell’Unità serale di un paesotto nell’Imolese. Che furono per la prima volta sperimentati nel centro educativo della Coop La pieve di Borgo Montone, adiacente alla falegnameria di Francesco che, assieme a Veronika e me, si è stati i primi protagonisti delle fasi di progettazione e realizzazione delle parti che costituiscono i gradi giocattoli … assemblati poi in Casa circondariale.

Daniela si è anche lei profusa nello sforzo, dando supporto organizzativo, di accoglienza, di ascolto e confronto con i presenti; mentre Paola si è preoccupata di accogliere e fare lista dei presenti, rilevare il successo dell’evento, progettare oltre e con noi.

L’evento ci è sembrato che possa bene concorrere a colmare una profonda necessità di fame gioco accumulata dai bambini/e in questi bui tempi di cancellazione delle sensibilità verso i diritti dell’infanzia e adolescenza – sicuramente verso il gioco in tutti i servizi educativi; bambini e bambine che si sono volonterosamente cimentati a provare tutti i grandi giocattoli messi a loro disposizione, socializzando spontaneamente con chi non si conosceva, imparando a muoversi autonomamente per scegliere tra le varie postazioni di gioco predisposte. E molti dei genitori hanno fatto altrettanto.

Il bar del locale non è stato un luogo frequentato più di tanto da questo gruppo, forse perchè quando è diventato attivo c’è stato il gruppo dei giocatori da tavola che hanno fatto “il mucchio” nei pressi del bancone.

Sarebbe buona cosa di predisporre “la merenda” per i bambini/e, offerta gratuitamente per la prossima volta, magari con prodotti del commercio equo e solidale, e lasciare poi il beveraggio al bar.

Rimane aperto il problema del tesseramento di tutti i presenti, che si è detto sia non necessario per la prima volta, di “prova”. Tramite Paola, si è già fatta circolare voce in merito; si è pensato di venire incontro alla spesa della tessera dei bambini, ma vediamo che cosa si muove affinchè il tesseramento non venga percepito come ostacolo, anzi come supportivo all’iniziativa … anche perché le attività che sono in programma sono tutte gratuite.

A fine attività ludiche si è raccolto il gruppo e la show woman Veronica Star (Veronica si legge con accento americano, masticando la chewngum) ha distribuito i kit delle Toyboxes.

Si programma che si ritornerà al Quintet il 26 marzo per un a seconda animazione, probabilmente più centrata sulla costruzione del giocattolo e l’utilizzo di nuove “armi tattiche del divertimento e della libera espressività”, come possono essere “le Lavagne di sabbia” (frutto di un contributo all’animazione del Comune, quando a Palazzo Rasponi si realizzò la giornata degli Stati generali dell’infanzia).

COME PROSEGUE IL PROGRAMMA

Da qui al 26 marzo, nel frattempo, ci sarà una nuova consegna di kit di giocattoli; e si erano preventivati gli “Insetti Equilibristi”, e si parlava dei “Pesci da pesca”.

E poi una terza data al Quintet prima di spostarsi in qualche animazione all’aperto, in aree verdi di Ponte nuovo e Classe. Soprattutto si è parlato di una festa di quartiere prevista per metà maggio, organizzata dal Comitato cittadino a cui contribuiremo volentieri, anche perchè questa data potrà bene articolarsi nel cartellone delle animazioni cittadini del “maggio in gioco” del progetto della Festa del diritto al gioco.

Con il budget a disposizione, frutto di contributo dell’Arci (per un progetto regionale dal titolo “Ricostruiamo comunità”), ed un addizionale contributo dalla Circoscrizione seconda, si dovrebbe poi riprendere a settembre e ottobre per qualche altra animazione al chiuso.

C’è da completare il trasloco di materiali e giocattoli da Cittattiva e il garage di Enzo al Quintet, soprattutto di alcuni giocattoloni e minime parti come le matite di sabbia per rendere ancora più efficiente il nostro armamentario pacifista e rivoluzionario assieme, come lo può essere il gioco libero e in sfondi ludici.

E chissà, osservando il potenziale in azione in questo pomeriggio di battaglia con le sprezzanti energie chimiche motor-biologiche attivate con “enzimi ludopatici”, è chiaramente apparsa la possibilità di realizzare una ludoteca anche Ravenna per tutti, la rete di relazioni si tesse ed orienta anche in questa direzione.

Come al solito, al gioco ha fatto anticipo la predisposizione del contesto e a fatto succedere il riordino di materiali e strumenti, di tavoli e sedie spostate per generare un setting capaci postazioni ludiche, spazio al centro vuoto per un cerchio.

In cinque adulti che hanno bene programmato prima l’evento e poi si sono coinvolti e distribuiti con compiti in varie funzioni, si sono fatte una volta in più “scintille”.

PROSSIMI PASSI:
Programmare prossimi eventi (dentro e fuori dal Quintet, con la merenda), coinvolgendo Paola e Daniela, se vuole anche Nicola
Rilevare i primi feedback dalle famiglie coinvolte nella domiciliazione dei kit
Preparare prossimi kit degli Insetti equilibristi e Pesci da pesca.
Completare il trasporto di materiali e strumenti prima del 26 marzo
26 marzo ore 16,00 – prossima data al Quintet per una animazione con laboratorio